“Si parte perché bisogna farlo, perché hai bisogno di quelle lire per campare la famiglia, ma lo sai che serve a niente, che non cambierà nulla, che quel che è oggi, sarà anche domani e dopodomani. Sai perché mi incazzo? Perché per me deve esistere solo il presente, la fatica di questa schifezza di oggi. Il passato è meglio che non ci penso. E il futuro non esiste, nemmeno lo immagino. Dimmi tu, non devo essere incazzato?”.
L’Aspromonte 1588, che – chi lo sa perché – in alcuni mesi dell’anno diventa 1590, è un treno triste. Uno di quei treni che quando arriva in stazione vedi scorrere illuminato e vuoto nelle carrozze di prima classe, vuoto del tutto, e come annerito dai corpi dei viaggiatori e umido di vapori nelle carrozze di seconda classe. Rafiluccio non sa nemmeno che si chiama Aspromonte. Lo chiama il Buttasangue. “Tutti quelli che vedi qui dentro buttano il sangue e ce lo hanno scritto in faccia”.
La Repubblica – Giuseppe D’Avanzo, 2004
«C’è stata un’epoca in cui alla ditta di Broccoli le luci non si spegnevano mai – in particolare nell’ufficetto del vecchio,
che era come la stanza di Mussolini, sempre illuminata di giorno e di notte»
Lo Bello Camillo, mulettista, è uno di quegli uomini che hanno la sfortuna di valere più da morti che da vivi. Quando il suo corpo resta schiacciato sotto al muletto, si mette in moto una storia che sembra spremuta dalle viscere della terra, un’avventura sbandata alla ricerca di un’identità sempre più inconsistente e precaria.
Chi la insegue è Antonio, metalmeccanico con la faccia da pipistrello triste, piovuto da Cerignola al Nord, nei lembi di una provincia piccola e impregnata di umori cattivi.
Ragazzine problematiche, satanisti, esorcisti, assistenti sociali, avvocati, assessori, agitatori sindacali, aziende in crisi, operai in mobilità, terremoti e terremotati.
Tutto abbastanza paradossale da sembrare vero, da essere vero.
Nel grigio, lampi di comicità e improvvisi assalti di sentimento raccontano il cuore nascosto di un’Italia piena di contraddizioni, da Sud a Nord e ritorno, un paese popolato di questioni private che talvolta, per un rovescio del destino o per un’intima rivoluzione, si incontrano e diventano Storia.
Daniela –
Una storia che fa riflettere e ci porta in un mondo cupo ma allo stesso tempo estremamente reale. Un libro duro, che non risparmia nulla e che arriva dritto al punto, senza sviare i fatti. Aiuta ad aprire gli occhi sulla realtà che ci circonda. Ne consiglio la lettura.
Serena –
Romanzo interessante, mi piacerebbe leggerlo per ricordare ancora una volta gli “jetta sang'”.
Livia P. –
La narrazione di avventure comuni a molti,piene di sentimento, comicità e durà realtà.
Giuseppe –
Intenso e coinvolgente. Complimenti
Alice –
Il romanzo tratta di un tema interessante ed attuale di cui non si parla mai abbastanza, vorrei leggerlo.
Elia –
Esplicativo il titolo e la copertina, un racconto comune a molti e senza edulcoranti. Complimenti
Martina –
Veritiero e senza mezze misure, l’autore descrive egregiamente una realtà comune a molti italiani. Da leggere
Luigi –
“Tutti quelli che vedi qui dentro buttano il sangue e ce lo hanno scritto in faccia”, una frase che racchiude in poche parole la trama del libro. Crudo ma assolutamente reale e contemporaneo.
Vittoria –
Un pugno in faccia, un romanzo veritiero e senza mezze misure!! Per aprire gli occhi sulla situazione in Italia
Camilla –
Veritiero e intenso, mi ha fatto riflettere. Complimenti all’autore
Fernando –
Complimenti, un libro attuale e sentito. Lo consiglio vivamente a tutti!!
Dr, savastano conte –
un libro assolutamente suggestivo e realistico. Un p’ò più di italiani dovrebbero leggerlo
Paola –
Dopo aver letto la recensione su Carmilla (sempre attendibile) mi sono decisa a comprare e leggere il libro. Bellissimo!! Lo consiglio!!
Carlo Bonacini editore –
Gentile Paola, grazie per il suo piacevole commento. Volevo dirle che Iozzoli sta scrivendo un nuovo e straordinario romanzo dal titolo “VITA E MORTE DI PERZECHELLA” Spero di pubblicarlo entro Natale. Le anticipo che sarà ancora più bello de i “Buttasngue”.
Con viva cordialità. Carlo Bonacini
Leonardo –
bello.. non ci sono molte parole per descriverlo.. ti trasmette veramente un emozione molto forte, fa riflettere molto, consiglio veramente di leggerlo perchè coinvolge veramente tanto
Lucia –
Ho preso il libro il giorno stesso in cui ho letto la recensione su carmillaonline ed ho fatto bene. Difficilmente sbagliano da quelle parti, ed in effetti è davvero un buon romanzo.
Giorgio Ferretti –
Molto intenso e vibrante. Da non perdere.
Giorgio
Dzvina G. –
“E’ come se a un certo punto, piano piano, fosse cominciata a entrare sempre meno nafta nel mio motore; come un difetto di carburazione, una perdita di giri, costante, faticosa. E ti ritrovi ogni giorno ad aspettare qualcosa-un’occasione, una situazione, un appuntamento eternamente rinviato.” Il protagonista de “I Buttasangue” sembra più un antieroe, che non suscita simpatia facilmente, ma che costringe il lettore a riflettere e a considerare le cose da angolazioni diverse. Un libro coinvolgente e intenso!
Matteo –
Il titolo dice tutto e niente: un romanzo senza troppi sfronzoli e che va dritto al sodo. Duro, diretto, vibrante e soprattutto attuale. Cari italiani, leggetelo!
Francesca –
un libro davvero bello, che va subito al sodo
i migliori complimenti all’autore!!
Roberta –
Celebrazione dell’antieroe, dell’individuo prima della società, del menefreghismo e del “tieni la testa bassa”, questo romanzo dipinge la realtà odierna più vera, senza fronzoli. Dà voce a quei personaggi che nella quotidianità non hanno un peso, che muoiano schiacciati sotto ad un muletto o che siano incriminati per una ingiusta accusa. L’autore nel descrivere la vita e le mancate aspettative di questi “jetta sang” è chirurgico; se accettate di entrare in questo cupo mondo, potrete leggere una storia che fa riflettere.
Francesca –
Libro attuale e suggestivo. Una doccia fredda che ti apre gli occhi sulla realtà e sul mondo del lavoro.
Arriva dritto al punto senza tanti giri di parole.
Complimenti all’autore.
Francesca –
testo molto duro, senza addolcimenti o sconti, ma di grande realismo
molto molto bello
Lydia –
Molto bello, un libro realistico. Lo consiglio vivamente.
Ilaria –
Bellissimo e consigliatissimo
Debora –
Racconto realistico, con sfumature di mal umori fra i protagonisti, ma pur sempre scritto bene. Vale la pena leggerlo.