Inserendosi nel solco di una nuova riflessione storiografica sulle origini del fascismo e grazie all’analisi di una vasta mole di documenti, il volume tratta di uno degli snodi cruciali della storia italiana, visto dal punto di vista modenese. Chi furono gli squadristi? Come e con quali mezzi riuscirono a conquistare il potere? Quale fu la mentalità alla base del loro agire? Perché non furono fermati? A queste e ad altre domande l’autore fornisce un’approfondita risposta. Viene inoltre pubblicata un’ampia cronologia della violenza politica a Modena tra la fine del 1918 e tutto il 1923, ovvero tra il periodo che ha inizio con l’uscita dalla Grande Guerra, caratterizzato da enormi problemi e da un’accesa conflittualità sociale e politica, e che termina con i mesi successivi alla completa conquista del potere fascista, a seguito della Marcia su Roma. Lo squadrismo, infatti, non depose le armi dopo avere spazzato via ogni voce dissenziente coi suoi metodi violenti e intimidatori, ma continuò per molto tempo a regolare i conti con gli avversari politici a colpi di rivoltella, moschetto, manganello, bombe, incendi e olio di ricino; a conferma che il lato più oscuro del fascismo era tale ben prima del delitto Matteotti e delle “leggi fascistissime”.

GLI SQUADRISTI DI MODENA (1919-1923)

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Marchio

Edizioni Artestampa

Formato

23×16,3

Pagine

306

Peso

511 gr

Data di Pubblicazione

21/09/2023

ISBN

9791255761150

Lingua

Italiano

AUTORE Cavezzo 10 anni dopo Confucio Basaglia e il socialismo riformista modenese Gli squadristi di Modena

Fabio Montella

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