Questo libro non è un manuale tecnico o un romanzo, quanto piuttosto una specie di “summa” il cui filo conduttore è l’amore per un “battello” (così in gergo si chiamano i Sommergibili, in tutto il mondo) e per il suo Equipaggio, per i “bei tempi” passati a bordo dall’autore, per quello spirito di incredibile amicizia e fraternità che si crea quando si ha la fortuna di essere a bordo di un Sommergibile. E il “Torricelli” è stato un Sommergibile (non un Sottomarino) straordinario, descritto in questo libro con un affetto, un trasporto, una nostalgia davvero unici. Che fosse un battello destinato ad una “carriera” unica, indimenticabile, lo si capisce fin dalle prime pagine, quando l’autore ricorda la partenza dalle Hawaii, consegnato dalla US Navy alla Marina Militare, ricorda il primo Equipaggio italiano, le prime leggende che lo circondarono (il Sommergibile rosa di “Operazione sottoveste”, ditemi chi non l’ha mai visto!). Se l’intento dichiarato di Oscar è quello di lasciare “una traccia che tenga viva la memoria di noi, diversamente giovani, ragazzi del “Torricelli”, ebbene vi riesce appieno miscelando con spontaneità, leggerezza e passione schede tecniche, comics, foto di quei tempi, profili di amici sommergibilisti che hanno segnato la storia e la memoria di noi tutti, dal primo giorno di arrivo a quella incredibile, formativa e indimenticabile scuola dei Sommergibilisti. Oscar scrive, dice lui, per “coloro che nulla conoscono della vita a bordo di un Sommergibile”, quella giorno per giorno, come dice Rambo quando si allontana dopo avere riportato i prigionieri dal Vietnam. E se si Sommergibilisti sono davvero una sorta di Rambo, per le condizioni in cui sono chiamati a svolgere il loro duro lavoro, in un ambiente poco o nulla confortevole, chiuso in un cilindro d’acciaio ove lo spazio per vivere è quello residuo dai macchinari e dalle armi, in un susseguirsi di calma ed emergenze, dove la vita di ciascuno è nelle mani di altri, ecco allora emergere (è il caso di dirlo!!) anche la parte goliardica, le storielle degne di un “libro di quadrato”, quelle che cementano e fanno passare in secondo piano – mai dimenticare, sempre trarre lezioni – le paure e le tensioni subite. Sono queste che mostrano la forte e mai terminata fratellanza che nasce e rimarrà fra coloro che hanno là sotto vissuto insieme, forti della base di rispetto, coesione e spirito di sacrificio che restano impressi in ognuno di noi. “Ci sono battelli che nascono grandi ed uno di questi è il Torricelli”, affermò in un suo celebre discorso un Sommergibilista vero e pluridecorato, una delle Medaglie d’Oro della II Guerra Mondiale, l’Ammiraglio Vittorio Patrelli Campagnano, una delle nostre figure più amate per carisma e personalità: giudichi il lettore se frase non fu mai più profetica ed illuminante su questo personale disponibile a tutto senza fare domande (anche se, ricorda bene l’autore, con il solito “immancabile mugugno italico o smadonnamento toscano”), pronto al costante sacrificio, a seguire il Comandante “fino all’inferno” (tanto sapevano che li avrebbe portati indietro sani e salvi) ma anche allo scherzo e che, grazie al senso di umorismo, riusciva a contenere la latente paura che attanaglia ogni Sommergibilista che conosce bene quali sono i rischi e li sa ben “amministrare”. Trovo che poche altre definizioni si attaglino meglio di queste alla figura del marinaio degli abissi, scolpite nelle pagine di questo libro da chi ha saputo coglierne l’essenza, perfino la spiritualità perché ne ha vissuto atmosfere, lunghe navigazioni, vita vera. Così si intrecciano mirabilmente storia, pathos, tecnologie con aneddoti, ricordi di vita di bordo che non possono, non devono andare perduti solo perché il battello su cui si svolgono non c’è più: essi fanno parte della nostra tradizione, del nostro modo di essere, sono come i gioielli (dal valore affettivo assai scarso ma affettivo enorme!) della nostra famiglia. Quando leggerete del gavettone sacrilego o dei capelli del Direttore, la risata sarà assicurata così come l’approccio a questa “brutta razza” dei sommergibilisti e imparerete a conoscerne spirito di corpo, voglia di vivere e cameratismo; quando leggerete il brano sui “civilizzatori”: così eravamo, così siamo e, concludo, così dobbiamo essere, professionisti seri, super preparati, addestrati e gagliardamente pronti al momento dell’impegno ma al contempo allegri compagnoni e pronti anche ad una sana autoironia (come nel pezzo dedicato all’ascesa al cielo) quando opportuno, al momento giusto, non prima e non dopo. Grazie, Oscar, un libro come quello che ci hai presentato mancava a completare un quadro e te ne siamo tutti molto grati. Agile, scorrevole, brillante, inebriante. Il tocco finale, quello della signorilità che permea i Sommergibilisti, lo hai voluto dare in maniera esemplare: il ricavato della vendita del libro sarà devoluto in beneficenza, in memoria degli amici del mitico Torricelli che ci hanno lasciato! Perché noi Sommergibilisti siamo fatti così!
Amm. di Squadra (R) Paolo Pagnottella – Sommergibilista –
Sandro –
Leggo ora sul vostro sito di questo interessante volume appena uscito. Un argomento sempre avvolto dal mistero e dal fascino indiscusso. La vita a bordo di un sommergibile non deve essere semplice… Lo ordinerò di sicuro. Grazie.
Federico –
Chissà, magari imparerò qualcosa su questo mondo spesso celato ai più. Quando uscirà vedrò di comprarlo.
Matteo –
Una descrizione concreta delle condizioni di vita a bordo dei sottomarini.
Una lettura interessante, densa di significato.
Sicuramente utile per imparare qualcosa di nuovo, oppure come regalo per gli appassionati.
Mario –
Se c’è di mezzo Oscar non può essere che …eccezionale. farò l’ acquisto.
Tore –
Conoscendo chi l’ha scritto penso e credo sia un ottimo libro, Grazie Oscar per il tempo che dedichi ai Battelli.
Oscar –
Ringrazio Mario e Tore (SUA la bellissima Patch che si trova anche in 4^ Copertina, del Sommergibile Torricelli!) per i commenti. Il Libro altro non è che un collage di miei e vostri ricordi.
Con questo Libro ho voluto onorare la memoria di chi ci ha lasciato e ricordare ed onorare tutti i Fratelli del Torricelli, lo splendido Stato Maggiore, “Quelli della Mano Nera e gli Elettrici ” con annesso e connesso Livornese DM Franco xxxxx, i Siluristi, i Marconi e… tutti gli altri! Un ricordo indelebile che ho voluto mettere su carta per unire ancora di più noi “Ragazzi del Torricelli” diversamente giovani fuori, ma giovanissimi dentro.
Come allora!
Un abbraccio a tutti i Torricelliani, veri splendidi ragazzacci!
PS:
le stelle che ho messo non riguardano la valutazione del libro, ma la valutazione della “Gente del Torricelli” (se non mettevo ste caspita di stelle, la mail di risposta non partiva!”…)
Erika –
Una lettura immersiva in tutti i sensi. Lo consiglierei a chi vuole ampliare i proprio orizzonti.
Giorgio –
un avvincente viaggio nelle storie di sommergibili italiani, utilissimo per chi volesse farsi una cultura sull’argomento, il testo è scritto in modo esemplare e comprensibile anche agli occhi di uno poco informato.
Paolo –
Una piacevole scoperta. È stato molto interessante “immergersi” in questo mondo subacqueo di cui si sa poco o nulla. Inoltre la scrittura frizzante e divertente di Oscar Rossi rende la lettura del volume un’esperienza molto piacevole. Consigliato.