Marchio | Edizioni Artestampa |
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Formato | 23×15 |
Pagine | 84 |
Peso | 150 gr |
Data di Pubblicazione | 2014 |
ISBN | 9788864622286 |
Lingua | Italiano |
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*valido solo per l'Italia.
Simone –
è quando smettono di essere politici, che i politici cominciano a raccontare qualcosa di interessante.
Laura –
“ma cos’è la destra..cos’è la sinistra”, cantava Gaber nel, non lontano, 2011; e Sitta, da amante della politica e suo ex “adepto”, cerca di spiegarcelo, in un Italia disorientata e confusa, dove le definizioni e le identità di un tempo non esistono più.
Milena –
Daniele Sitta ha fatto bene a raccontarci la sua esperienza politica e amministrativa. Credo possa essere utile per riflettere e comprendere meglio come funziona la politica modenese.
Giulia –
Sfogliando velocemente il libro di Sitta ho l’impressione di avere di fronte un libro ben strutturato e facile da comprendere. Pur non essendo particolarmente esperta di politica trovo che l’impostazione del libro sia molto chiara e piccante…
Giulia P.
Donatella Picone –
La lettura di questa autobiografia fa sicuramente riflettere e può fornire idee e consigli ai politici modenesi attuali e futuri. Ce ne’è davvero bisogno. D.P.
Teresa –
“per amministrare e progettare il futuro ci vuole coraggio.Non solo il coraggio di fare ma anche il coraggio di pensare,d’immaginare che cosa potrebbe essere il futuro della comunità che si amministra.” Di solito non leggo questo genere di libro,ma alla fine si trovano frasi interessanti come questa,che ti fanno riflettere molto.
Daniele –
Il racconto dell’ex assessore è interessante, intrigante, esplicativo come si legge già nella trama e viene scritto quasi fosse una “memoria” del sig. Sitta, un racconto in prima persona di chi ha avuto la possibilità di gestire la splendida Modena e ora parla liberamente di ciò che è stato, fra racconti e qualche rimorso.
Serena –
Verità e legalità dovrebbero essere alla base di una convivenza sana.
Non dovrebbero essere considerati valori utopici
Gianni –
Il libro è molto interessante e chiaro. I racconti del sig. Sitta sono racconti di 9 anni all’apice della vita modenese dove lui, tra sogni realizzati e non, coglie appunto l’occasione per “togliersi qualche sassolino dalla scarpa”. Il racconto è appassionante, ironico e a tratti provocatorio, alludendo perfino che verità e legalità sono utopie.