Decisione considerata altamente disonorevole e nociva agli interessi del Paese e che lo accompagnerà fino alla fine del conflitto, e anche oltre. Durante i 21 mesi in Marina, Roberto affronta una dura formazione, fisica e psicologica, per divenire pilota subacqueo di Siluri a Lenta Corsa, i cosiddetti
maiali. Il tempo per lui è scandito da una disciplina ferrea, da faticose esercitazioni diurne e notturne e dalla preparazione di azioni militari di importanza strategica, in parte condotte a termine, in parte fallite o rimandate. Oltre a tutti gli aspetti tecnici, militari e avventurosi, che da soli costituiscono un vero e proprio universo descritto minuziosamente – quasi giorno per giorno – e con immutata passione dall’Autore, entrano nel racconto anche gli aspetti umani ed emotivi di un piccolo gruppo di uomini animato da una grande spinta ideale e, allo stesso tempo, tormentato dal dubbio. Il filo conduttore della ribellione è quello della vergogna, del risentimento per l’umiliazione subita con l’armistizio che, di fatto, aveva lasciato un’intera nazione allo sbando. Il giovane Roberto, appena ventenne, è rimasto profondamente ferito nell’orgoglio e nel suo concetto di onestà e dirittura, da quell’evento, e gli pare che la giusta reazione per dimostrare la dignità sua e del suo Paese sia quella di non
fuggire, di non
voltare gabbana. Se ciò gli è chiaro in termini teorici, non lo è quando si tratti di definire concretamente il comportamento che meglio sia in grado di realizzare un così forte sentimento di riscatto. Il libro così diventa il racconto, sincero e drammatico, del profondo travaglio di coscienza di un ragazzo di vent’anni che sta vivendo una storia che lo sovrasta, una storia più grande di lui. Naturalmente, in questa storia c’è anche l’amore per una ragazza meravigliosa, Eva, che purtroppo gli verrà strappata dalla tubercolosi. La famiglia, l’italica famiglia come la chiama ironicamente l’Autore, saprà però custodire questo figlio così irruento e
mistico (“maiale filosofo”), giocando un ruolo essenziale – e letterariamente rilevante – con l’introduzione di nuovi punti di vista e profondi spunti di ragionamento.
Infine, fondamentale protagonista della vicenda narrata è il sentimento d’amicizia e cameratismo. La squadriglia di Orione, da cui prende il titolo il romanzo, è un gruppo di giovani uomini che condividono ideali, che conservano insieme memorie e leggende del recente passato (numerosi gli excursus in cui si raccontano le azioni gloriose degli eroi della Decima), e che affrontano insieme imprese che possono costare loro la vita: senza retorica, ma con un senso alto dell’onore e anche di rispetto per l’avversario animati da un incondizionato amore di patria. Il racconto si chiude con gli ultimi concitati giorni di disarmo delle basi di Spezia e Genova, dal 19 al 30 aprile 1945, di cui l’Autore è stato diretto testimone.
Fonti: Oltre alle opere citate in bibliografia, utilizzate per i riscontri storico cronologici, l’Autore si è servito in maniera preponderante della propria memoria storica e dei documenti (diari) da lui stesso redatti all’epoca dei fatti narrati.
Aspetti storico-ideologici: Non può essere trascurata, vista l’ambientazione e l’argomento del libro, una breve ricognizione sulle tesi di fondo e sull’orientamento storico-ideologico del racconto. Nelle intenzioni dell’Autore, il libro dovrebbe fornire un quadro quanto più fedele e dettagliato della situazione di smarrimento (militare, politico, ideologico, personale) – seguito all’8 settembre 1943 e, in questo contesto, della posizione totalmente indipendente della Decima Mas del Nord rispetto alla Repubblica Sociale Italiana e all’ex alleato tedesco e naturalmente rispetto a quella della “Italia del Sud”. Per costruire questo affresco, l’Autore mette in scena diversi personaggi, tutti realmente esistiti, che rivestono ruoli ed esprimono posizioni spesso fra loro molto lontani o addirittura contrastanti (militari, civili, religiosi, monarchici, repubblicani, partigiani, fascisti) e descrive, all’interno dello stesso protagonista Roberto, il lungo e burrascoso percorso di riflessione sulle travagliate vicende a lui contemporanee. La presa di distanze nei confronti della RSI è netta, ma non è quello il focus e lo scopo essenziale della narrazione: il vero obiettivo del racconto consiste proprio nell’ampliamento dell’orizzonte storico e nel superamento della dicotomia fascismo/antifascismo a favore di uno scenario assai più complesso e popolato da numerosi altri attori e protagonisti tutti con una loro dignità e una parte di “ragione”. Altro elemento di vero interesse è il fatto che gli eventi sono presentati attraverso il punto di vista – e la memoria – del protagonista: rinunciando all’obiettività del narratore onnisciente, l’Autore conquista la dignità romanzesca attraverso l’onestà di proporre una fedele interpretazione dei fatti, così come sono stati vissuti, compresi, agiti e talvolta subiti dai protagonisti.
Stile: La narrazione ha un andamento piano, riflessivo e di ampio respiro. Le descrizioni, particolareggiate e minuziose, consentono al lettore di immergersi – letteralmente – in ambientazioni e situazioni tutt’altro che note, che diventano tuttavia comprensibili e palpabili proprio grazie alla precisione della narrazione: complicate azioni subacquee, missioni, momenti conviviali, pranzi, spostamenti in treno. La quotidianità di un periodo così drammatico ed eccezionale torna a galla e si proietta come una pellicola senza trascurare nessun dettaglio. Altro elemento rilevante sono i dialoghi, cui è affidato lo spazio del ragionamento e del confronto fra diversi punti di vista, alla maniera dei grandi classici ottocenteschi. Nei dialoghi emergono figure affascinanti come il padre di Roberto, uomo acuto e perciò isolato, i colleghi, gli avversari, gli spettatori neutrali ma appassionati e i superiori di Roberto che, se da un lato contribuiscono all’esaltazione del giovane, dall’altro gli infondo robuste, e talvolta dolorose, lezioni di realismo. E infine i personaggi femminili, Emma Arres, madre di Roberto, e la fidanzata Eva, che brillano in tutta la loro sensibilità e intelligenza, costrette dalla società a un ruolo di seconda linea, eppure così essenziali, agli uomini, per la comprensione dei più intimi sentimenti e per la proiezione di un futuro possibile.
Giacomo Borghesi –
Mi hanno sempre interessato le gesta delle forze italiane in conflitti armati e vederle raccontate da uno dei pochi testimoni cambia completamente l’accezione. Il reale resoconto in prima persona trasmette tutta la determinazione, coraggio, ma anche confusione dei soldati italiani appena in seguito all’armistizio. Non si ferma a questo il libro, in quanto Roberto Serra racconta anche della situazione caotica che regnava negli ultimi due anni della seconda guerra mondiale, riguardo a politici e uomini comuni ai quali venivano date poche ed imprecise informazioni.
Giorgio Ferri –
Ho letto la scheda del volume e la biografia di questo reduce di guerra ancora vivente e sono rimasto affascinato dalla sua storia. Davvero incredibile!
Bella storia davvero.
giorgio
Enrico –
Un grande romanzo storico e di formazione, un affresco storico di grande respiro.
Ettore –
Un romanzo travolgente, ricco di storia e di vita!
Giuseppe –
Un libro che si è conquistato un posto nello scaffale della grande letteratura di guerra.
Giorgio Maletti –
Ho letto questo bellissimo volume. Veramente appassionante e scritto benissimo. Lo consiglio vivamente.
Giorgio
Elena –
Trovo davvero affascinante la contrapposizione tra bene a male che in questo libro trova sfogo e una personale spiegazione. Realmente ben scritto e pieno di emozioni!
Otto –
Storia molto coinvolgente e emozionate. Da collezione!
Laura –
Una storia molto interessante, ben scritta, dettagliata e coinvolgente.
Francesca –
La storia di un ragazzo e di un uomo, del suo amore per la donna amata prematuramente strappatagli via e della sua esperienza durante la seconda guerra mondiale. Affascinante!
Anna –
Non sapevo che ci fosse questo particolare reparto nell’esercito italiano, come non sapevo cosa fossero i cosiddetti “maiali” fino ad ora. Un racconto biografia che mi ha lasciato a bocca aperta.
Chiara –
Una storia che mi ha fatto riflettere, sono rimasta affascinata dal racconto di questo reduce di guerra
Andrea –
Romanzo storico veramente avvincente e coinvolgente, un connubio ben riuscito fra emozionanti e travolgenti esperienze personali e geo-politiche più generali. Mi sarebbe però piaciuto sapere di più su cosa accade di alcuni personaggi dopo la fine della guerra..non mi è chiaro per esempio se alla fine Eva riesce o no a sopravvivere alla malattia , qualcuno lo ha intuito?
Leonardo –
Questo sito mi sembra fatto molto elegantemente,con molte belle immagini,video e molte altre cose. Il libro mi è piaciuto molto anche strutturalmente. complimenti Leonardo.
Lorenzo –
Un libro che rende benissinimo la situazione di quel tempo e cosa la maggior parte dei soldati pensava. Ho avuto l’onore di conoscere e frequentare il Dottor Roberto Serra, il quale ogni volta che ci vediamo mi parla della guerra e di tutto ciò che riguarda il suo misterioso passato. Il libro è molto intrigante con riflessioni e la sfortuna di Serra. Un bellissimo libro, complimenti a Roberto Serra e a Carlo Bonacini.
Luigi Braglia –
Un volume che parla di coraggio e amore ma anche confusione, tipica dell’italia del 43-45. I testi sono scritti in modo magnifico e personale e descrivono alla perfezione la situazione drammatica di quegli anni. Inoltre il fatto che l’autore parli in prima persona dei fatti che gli sono accaduti in passato rende questo libro uno dei migliori romanzi storici esistenti.
Marco R. –
Un libro coinvolgente e ben scritto! I conflitti della seconda guerra mondiale visti dagli occhi di un ragazzo sveglio e coraggioso.
Daniele –
Quasi tutte le recensioni sono concordi – a ragione – nel definirlo ben scritto, avvincente e profondo, e più d’una ne fa uno dei migliori romanzi storici in circolazione.
La storia (autobiografica) del giovane Roberto, che vive con tormento i mesi di sbandamento che seguirono all’Armistizio, tratteggia il profilo di un giovane idealista, di grande coraggio e sentimenti puri, che seppe mantenere fede ai propri valori in uno dei momenti più bui della storia recente.
I dettagli tecnici che infiorano la storia sono impressionanti, e i prodigi di tattica militare che fanno da sfondo alla breve vita della Decima sono un boccone succulento per gli appassionati di marineria e storia militare.
Consigliatissimo.
Marta –
Romanzo storico molto coinvolgente, davvero bellissimo! Complimenti
Erica –
Un libro veramente sentito e con una storia nuova mai sentita prima: uno spaccato dettagliato dei 2 anni trascorsi dall’autore nella flottiglia della Decima Mas. Troviamo il coraggio, l’ambizione e un’Italia dove il patriottismo e l’amore per la nostra patria prevalgono su tutti i fronti, complimenti.
Stefano Scurani –
… IN OGNI RIGA SI INTRAVEDONO GLI OCCHI DI ROBERTO, PURI E SINCERI DA MOSTRARTI LA SUA ANIMA, IL SUO ONORE !!!
CHI LO HA CONOSCIUTO MI CAPIRA’ CERTAMENTE.
LA STORIA DI UNA PERSONA FUORI DAL COMUNE !