Loris Cecchini

Loris Cecchini

Loris Cecchini (Milano, 7 maggio 1969) ha iniziato la sua attività artistica modellando materie morbide e duttili: plastica, resina, gomma e cellulosa. In seguito ha stampato fotografie su minuti e inusuali supporti, come la carta da chewing-gum e, senza rinnegare l’attitudine a modellare la materia, ha affrontato le molteplici ed inesplorate possibilità del computer, continuando la sua ricerca, mettendo in discussione il senso del reale in una prospettiva sospesa tra il naturale e l’artificiale, sia con immagini digitalizzate sia con installazioni realizzate con elementi scultorei. L’artista dunque, crea veri e propri set fotografici con oggetti da modellismo che poi fotografa. I risultati sono opere fotografiche di grande formato, dove il progettista predilige un taglio che richiama lo schermo cinematografico o quello “widescreen” dei televisori dell’ultima generazione. Sia nelle fotografie che nelle sculture, la revisione di un’idea ampia di “modello”, passa per la rielaborazione di forme familiari del nostro quotidiano trasferite in una visione alterata che sfida la percezione dello spettatore. Tramite sottili elaborazioni in digitale, l’artista sovrappone brani di realtà a scenari fisici/virtuali ricostruiti tramite modelli in studio, creando situazioni diverse tra il plausibile ed il paradossale. L’idea di modellizzazione e di paradosso la ritroviamo negli oggetti replicati in scala reale e riprodotti in gomma uretanica grigia: come fantasmi e ombre del loro referente reale, gli oggetti appaiono inermi, ripiegati su se stessi, ma allo stesso tempo assumono un carattere, una ironia, che li rende meno oggetti e più umani.

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