Marisa Portaccio Grimaldi è nata a Taviano, nel Salento leccese. Dopo aver frequentato il liceo classico di Gallipoli, ha studiato Filosofia presso l’Università di Napoli. Ha vissuto a Specchia, dove il marito ha svolto la professione di medico. Ora alterna lunghi soggiorni tra Taviano e Modena, dove vive il figlio con la sua famiglia.
Marisa Portaccio Grimaldi dopo la laurea in Filosofia, si è abilitata in Lettere e ha approfondito gli studi di Psicologia e Sociologia presso l’Università di Padova.
Dopo aver sostenuto concorsi nazionali, ha scelto di fermarsi in Salento, insegnando nelle scuole medie e superiori. Poi si è dedicata alla scrittura, un sogno inseguito fin da bambina, quando per la scuola e la sua grande famiglia patriarcale, scriveva racconti e componeva poesie e filastrocche. Da adulta, dopo aver deciso di scrivere e pubblicare, ha cominciato a collaborare prima con il mensile “Salento Magazine”, poi con la casa editrice modenese “Benedetti”. Ha scritto anche storie e racconti per alcune antologie di Torino.
Ma il suo primo vero volume pubblicato è “Questo Sud” (edito Congedo), un Sud vissuto, osservato ed analizzato da lei, come moglie del medico di Specchia, un piccolo e caratteristico centro salentino. Ha ricevuto consensi e recensioni positive. Ha scritto di lei anche “L’Osservatore Romano” con la firma del famoso giornalista e scrittore Personè. Per qualche anno alcune scuole medie hanno utilizzato “Questo Sud”, come testo di lettura.
In seguito ha pubblicato “Esistenze” (edito Manni), che racconta storie emblematiche di donne, così simili tra loro, ma nel contempo diverse per estrazione sociale, cultura e modus vivendi. L’interesse per l’emisfero femminile è sempre presente negli scritti di Marisa Portaccio Grimaldi, per cui è stata invitata a rappresentare la donna del Salento in alcuni convegni culturali di Bari e dintorni.
Sempre, per quanto riguarda la narrativa, l’autrice ha pubblicato il volume “Oltre la notte”, ambientato a Napoli, nel mondo dei clochards. Questo lavoro (edito Manni) è stato definito dai critici romanzo-saggio, perché nell’intessere storie tra realtà e fantasia, Marisa Portaccio Grimaldi ha cercato, con discrezione, d’inviare dei messaggi a coloro che si sentono fragili, ma non malati e potrebbero rivolgersi alla consulenza filosofica, la famosa terapia per i sani, secondo la denominazione che dà lo studioso filosofo Lou Marinoff. Anche questo lavoro è stato ampiamente studiato in alcuni licei classici e scientifici.
Dopo Marisa Portaccio Grimaldi ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, “Canti del pensiero”. Grazie a questo volume ha ricevuto a Torino, presso l’archivio di Stato, in occasione di un importante convegno letterario, organizzato da alcune associazioni sociali e culturali, in collaborazione con la Regione Piemonte e l’Università, il primo premio internazionale per la poesia, conferitole da un’eccellente giuria, presieduta dalla scrittrice Margherita Oggero.
In seguito, dopo tali incoraggiamenti Marisa Portaccio Grimaldi ha pubblicato una seconda raccolta di liriche: “…E vado incontro al mondo…”, (edito Congedo). Ha ricevuto consensi dai critici, ma soprattutto grande interesse da parte delle scuole, di cui alcune, associate nell’istituire una borsa di studio per studenti particolarmente meritevoli, hanno dato all’evento il titolo della stessa raccolta: “…E vado incontro al mondo…”.
Altre scuole hanno drammatizzato con gli studenti-attori molti racconti di Marisa Portaccio Grimaldi.
L’ultimo lavoro di narrativa “Ritrovarsi” (edito Laterza), è stato nuovamente definito romanzo-saggio per le stesse caratteristiche e finalità presenti in “Oltre la notte”, anche se questo più recente è un romanzo diverso per le storie narrate e l’ambientazione. È la città di Torino il teatro dove si svolge la vita di persone comuni, ma emblematiche, che si incontrano presso un ambulatorio di consulenza filosofica.
È la filosofia pragmatica che interessa Marisa Portaccio Grimaldi, considerata sin dal 2004 la pioniera di questa nuova interpretazione della filosofia, che per molti studiosi non è più solo una scienza dotta e aristocratica. L’autrice ha frequentato i primi consultori aperti in Italia, per conoscerli, studiarli e quindi divulgarli anche nel meridione. Lei crede molto nell’apporto terapeutico che può dare il saper estrarre, attraverso dialoghi e conversazioni, da parte del consulente filosofico, la latente, quindi consolatoria spiritualità, che c’è in ogni individuo.
Tutti i lavori di narrativa della scrittrice sono stati presentati da alcune associazioni culturali nelle sale del Lingotto a Torino, in occasione dell’annuale fiera del libro, e poi al “Circolo degli artisti” della stessa città.
Ora Marisa Portaccio Grimaldi spera che questa sua nuova raccolta di poesie “I sogni restano” (Edizioni Artestampa 2015) possa trovare condivisione e consensi, tali da creare tra l’autrice e i lettori un’appassionante complicità emotiva.
Questo apporterebbe grande soddisfazione a chi, mettendosi ancora in discussione, continua a cercare e ad analizzare i sentimenti eterni ed immutabili dell’uomo, ma anche i suoi nuovi comportamenti in una società che cambia e progredisce sempre più vorticosamente.
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