Nell’Italia del buon cibo, l’Emilia Romagna rappresenta un’eccellenza nell’eccellenza, essendo una delle regioni che più si distingue per la vocazione enogastronomica e per quella cultura agroalimentare che, del cibo, è riflesso e presupposto essenziale.
I saperi che si celano dietro a una così lunga e prestigiosa tradizione di sapori sono molto antichi e stratificati. A rileggerne la storia, attraverso gli antichi testi, è nato questo progetto editoriale curato dalla Soprintendenza per i beni librari e documentari dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
Per quanto ci si possa attendere dalla patria della buona tavola, la prima reazione che si ha sfogliando le pagine di Agricoltura e alimentazione in Emilia Romagna è di meraviglia: gli antichi testi manoscritti e a stampa che sono stati riscoperti nelle biblioteche e nei più importanti archivi da Piacenza a Rimini hanno restituito una straordinaria ricchezza di notizie, curiosità, storie e immagini, un vero e proprio forziere di tesori celati attraverso il quale ripercorrere le origini del gusto e dell’immaginario di un intero territorio. Leggi tutto
Le sette sezioni dell’opera – Manuali e trattati, Libri di sanità, Dissertazioni, Ricettari e “libri di casa”, Leggi e disposizioni, Lunari e almanacchi, Arti e letteratura – offrono altrettanti punti di vista attraverso cui osservare il variegato universo della produzione e della consumazione del cibo.
Le colture caratteristiche, le tecniche di produzione, le tradizioni agricole e alimentari, la legislazione, le credenze pagane e i riti ancestrali sopravvissuti nel mondo rurale, la gastronomia e l’arte del banchetto nelle corti dei grandi signori, la letteratura giocosa e l’arte della rappresentazione del cibo, l’uso medico di erbe e preparati, i ricettari dei nobili e i primi “libri di casa” per tutti, queste e tante altre notizie trasformano la lettura in un vero e proprio viaggio di scoperta “gastronautica”.
L’arco cronologico contemplato si estende dai primi testi sull’argomento (sec. XIII-XIV) fino alla fine del XIX secolo-inizi del XX, con molte incursioni in avanti e all’indietro, mantenendo una rigida osservanza al piacere della scoperta. Si passa così dall’approfondimento sulla coltivazione degli ulivi nella bolognese Val d’Amone, all’esportazione della salsa di pomodoro di Imola nelle Americhe, al divertentissimo “Testamento del porco” in cui l’animale per eccellenza dispone che il suo corpo sia “di una caterva di golosi con varia cuocitura nel lor ventre sepelito”, e via fino alla “vivanda alla hebraica” a base di carne di vitello preparata secondo la ricetta del cuoco estense Cristoforo Messisbugo, e ancora alla Salameide, poema rusticale dalle ambigue assonanze virgiliane.
Il corredo iconografico, quasi del tutto inedito, si ritaglia a buon diritto un ruolo da protagonista per varietà e raffinatezza. Basti citare, ma non è sufficiente, le superbe incisioni di Annibale Carracci e quelle del valente Giuseppe Maria Mitelli con la rappresentazione dei mestieri oggi dimenticati (dal venditore ambulante di agli e cipolle a quello di “marroni alessi”) che ci mostrano uomini chini sotto il peso di ceste e canestri, e che così bene restituiscono l’anima verace e robusta di un popolo che deve tutto alla terra.
E che alla terra tutto restituisce, con il rispetto dei tempi e dei modi del “trarre frutto”, con la competenza affinata nei secoli e anche, non ultimo, con il tributo dei documenti: più sobri, ma non meno nobili, monumenti.
Pietro –
Il libro o tomo, viste le importanti dimensioni, approfondisce molti aspetti sulla gastronomia della regione, fornendo una vera visione a tutto tondo sulla preparazione delle pietanze e sui processi produttivi e lavorativi degli ingredienti. Davvero completo e dettagliato, si può dire che rende giustizia al retaggio culinario e storico dell’Emilia Romagna.
Giovanni Sereni –
Sembra un volume molto ricco di storia dell’alimentazione. Molto in tema con l’EXPO. Penso che lo acquisterò.
Bravi, Giovanni
Lisa –
Dalla scheda mi sembra un libro molto interessante e poi per me che sono un’appassionata di cucina sono molto curiosa di leggere la storia dei sapori della nostra terra
Paolo –
Da quello che ho potuto leggere mi sembra un volume molto utile e fantastico, in particolare per chi è un cuoco come me.
Ho notato che fate molti libri culinari davvero unici. Non vedo l’ora che ne scriviate altri. Lo consiglio a tutti!
Continuate così. Paolo
Simone –
E’ un piacere sfogliare questo libro: belle le immagini, ricchissimi i contenuti! Una panoramica storica stupenda sul cibo e sull’agricoltura nella nostra regione.
Martina –
Gli appassionati di cucina e storia gradiranno sicuramente questo libro, ricco di curiosità. Storie, ricette, trattati e inchieste si intrecciano, dando vita a una vera e propria antologia sulle origini del “buon cibo”.
Rebecca –
Libro stupendo: l’ho letteralmente divorato! Le illustrazioni sono bellissime e arricchiscono ancora di più questo volume così interessante e colmo di curiosità. complimenti!!
Antonietta Baraldi –
Mi hanno regalato questo prezioso volume dove trovo molte notizie sulla storia delle nostre tradizioni.
Ludovica –
Libro unico nel suo genere! Appena l’ho acquistato mi sono immersa nelle schede e nelle immagini che ripercorrono la storia e le tradizioni della nostra cultura agroalimentare. Perfetto per appassionati di cucina, di storia e per agricoltori che vogliono soddisfare la loro curiosità. Consigliatissimo!
Paola –
Ricco volume con all’interno testi, scritti in diversi periodi, che svelano storie di cuochi di altri tempi, ricette, rituali dell’accoglienza , spiegazioni su coltivazioni antiche e molto altro, tutto riguardante la terra dell’Emilia Romagna
Anna Maria –
Un volume bellissimo, ricco di immagini e informazioni che mai avrei potuto trovare altrove. Complimenti all’editore e all’autrice per il duro lavoro dietro questa meraviglia!