Marchio | Edizioni Artestampa |
---|---|
Formato | 21×29,7 |
Pagine | 264 |
Peso | 200 gr |
Data di Pubblicazione | 2017 |
ISBN | 9788864622835 |
Lingua | Italiano |
Spedizione gratuita per acquisti superiori a €40*
*valido solo per l'Italia.
€35.00
Il progetto di rieditare, in edizione anastatica e con un’ampia introduzione aggiornata, l’opera che l’Ing. Enrico Marone dedicò, nel lontano 1935, alla Memoria dei lavori di costruzione della Direttissima Bologna-Firenze, nasce all’interno di un più ampio orizzonte di valorizzazione della cultura del territorio e delle sue eccellenze, che trova nell’associazione ABC – Appennino Bene Culturale un interlocutore di riferimento.
Essendo ricorso da pochi anni (aprile 2014), l’ottantesimo anniversario dell’inaugurazione della Direttissima, è parso opportuno cogliere l’occasione per riscoprire il valore di un’infrastruttura, estremamente innovativa per i tempi, che ha cambiato radicalmente i trasporti e la mobilità nell’Appennino Tosco Emiliano e dell’Italia intera.
Spedizione gratuita per acquisti superiori a €40*
*valido solo per l'Italia.
Marchio | Edizioni Artestampa |
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Formato | 21×29,7 |
Pagine | 264 |
Peso | 200 gr |
Data di Pubblicazione | 2017 |
ISBN | 9788864622835 |
Lingua | Italiano |
AUTORE La direttissima Bologna-Firenze
AUTORE La direttissima Bologna-Firenze Porrettana in trifase
Claudio Pedrazzini –
Acquistato a Milano alla Libreria Hoepli, il libro si presenta ottimamente concepito e stampato a un prezzo senza dubbio invitante e del tutto proporzionato all’investimento finanziario che tale realizzazione richiede.
Si tratta, sostanzialmente, di un commosso – e commovente, per chi sa leggere anche la filigrana della pagina stampata – ricordo di una realizzazione che ha onorato l’Italia e che ha trasmesso di Essa un’immagine giustamente edificante in Europa e nel mondo intero. Le fotografie sono state ottimamente trattate e la loro resa estetica é impeccabile. Del tutto corretta la scelta del tipo e della grammatura della carta nonché della grafica, in particolare della copertina; sarebbe stata molto gradita la sua cartonatura ma questa opzione avrebbe implicato un considerevole aumento del prezzo non a tutti gradito, con il pretesto della crisi economica e quant’altro per non mettere mano al borsellino nella bottega del libraio, dove i soldi si pendono davvero volentieri se si é amanti del buon vivere. Un libro da leggere, più e più volte, da centellinare come un buon bicchiere di vino. Conosco bene le zone interessate da questa descrizione e non nascondo che essa mi ha più volte commosso: sono stato tante volte a Cà di Landino, soltanto in compagnia della mia inseparabile Leica, proprio per ascoltare la voce del passato e trarne spunto per una pubblicazione che ancora non ho concretizzato e chissà se lo sarà mai, data la mia età. Mi sono aggirato tra quelle che furono le case dei minatori, la loro infermeria-ospedale, la chiesa e la lapide volute dall’Impresa Angiolini. Poi mi sono avvicinato all’ingresso dei due pozzi inclinati, interdetti al pubblico ormai da decenni. E’ bastato un attimo per vedere uscire da essi, nella luce del giorno che sfumava verso la notte, prima i minatori, con i loro abiti da lavoro, e poi i non pochi viaggiatori che oggi definiamo “pendolari” sbarcati dal treno nella stazione delle Precedenze. Eccola, sotto i miei piedi, a centinaia di metri; vi vedo transitare un E.T.R. 200 mentre un lungo treno merci trainato da un E.626 attende di poter proseguire il suo viaggio. Sono sensazioni magnifiche, che temo siano ormai precluse alle nuove generazioni, ahimè; sensazioni splendidamente ravvivate da questo volume che il culture della storia ferroviaria, come della storia d’Italia in genere nonché del bel libro quale oggetto da sfogliare, accarezzare pagina per pagina, leggere e rileggere passim con il gusto dell’esplorazione letteraria non potrà non avere in biblioteca.
Sono rimasto quindi pienamente soddisfatto del mio acquisto che consiglio a tutti, anche alla luce di una certa esperienza di autore, di direttore editoriale di un giornale nonché, ormai decenni or sono, anche di editore. Quindi: buona lettura a tutti, e tanti complimenti agli Autori e all’Editore per il loro ottimo lavoro .
Claudio Pedrazzini – Brescia