Massimo Bottura, classe 1962, è uno chef italiano famoso in tutto il mondo per la sua cucina raffinata, basata sull’antica tradizione emiliana riletta con un tocco di modernità.
Nato e cresciuto a Modena, inizialmente lavora come grossista di prodotti petroliferi nell’azienda di famiglia. Nel 1986 interrompe gli studi di giurisprudenza e rileva una trattoria a Campazzo, vicino Nonantola, dove apprende la cucina emiliana dalla maestra Lidia Cristoni. Successivamente, approfondisce la cucina classica francese con Georges Cogny e nel 1992 Alain Ducasse lo invita nel suo Louis XV a Montecarlo per uno stage di alcuni mesi. Dopo aver proseguito la formazione a New York, nel 1995 rientra a Modena e rileva una trattoria tradizionale, l’Osteria Francescana, ristorante che otterrà tre stelle Michelin e si classificherà tra i top tre dei “50 Best Restaurants” nel mondo, all’apice delle classifiche dell’Espresso, del Gambero Rosso e delle guide Touring Club.
Nel 2000 è ospite dello chef catalano Ferran Adrià, padre della cucina molecolare, nel suo ristorante El Bulli in Spagna, dove apprende una cucina che manipola quasi totalmente gli ingredienti.
Nel 2005 scrive il suo primo libro,Aceto balsamico, seguito nel 2006 daParmigiano Reggiano e PRO. Attraverso tradizione e innovazione.Nel 2011, sempre a Modena, assieme a Marta Pulini, chef modenese con importanti esperienze e apprezzamenti internazionali, apre Franceschetta58.
Durante l’estate del 2012, poco dopo essersi aggiudicato la sua terza stella Michelin, Bottura riallestisce i locali dell’Osteria Francescana, arricchendo tra l’altro la prestigiosa collezione di opere d’arte internazionali.
Il 2013 lo vede protagonista dell’Anno della Cultura Italiana in America. Bottura è anche uno dei dieci direttori del Basque Culinary Center, un centro di formazione universitaria pensato da Ferran Adrià. Dopo i terremoti che hanno colpito Modena e tutta l’Emilia Romagna, nel maggio del 2012, e che hanno distrutto migliaia di forme di Parmigiano Reggiano, Bottura ha collaborato a eventi di sostegno ai produttori.
Lo chef Bottura propone una cucina “informale”, creata mediante una rielaborazione dei piatti e delle materie prime tradizionali giustapponendo tradizione e innovazione con arte contemporanea e design. Profeta di una tavola d’avant-garde, le sue sono creazioni intellettuali, concettualmente innovative, che evocano ricordi d’infanzia e sapori modenesi. Lo chef padroneggia una grande tecnica, ma non la usa mai a sproposito e soprattutto conserva un fortissimo legame con il territorio, i suoi piatti e le sue materie prime. La critica alta lo considera un pilastro della storia della sua arte, la quale può essere letta a più livelli offrendo continui spunti di interesse, ma chi, anche neofita, si approcciasse a lui senza pregiudizi scoprirebbe una cucina piena di armonie perfettamente comprensibili, nonostante la loro grande complessità.
Link: http://www.osteriafrancescana.it/