Marchio | Edizioni Artestampa |
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Formato | 21×14 |
Pagine | 176 |
Peso | 240 gr |
Data di Pubblicazione | 23/02/2022 |
ISBN | 9788864629100 |
Lingua | Italiano |
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Angela –
Realista
Sfogliando le pagine di questo libro mi sembra di rituffarmi in un’opera verghiana, non ho ancora avuto modo di leggerlo per intero ma qualche pagina sparsa qua e là mi hanno dato l’ impressione di un romanzo che, seppur nella fantasia delle vicende, è capace di dipingere in modo realista quelli che sono i tratti fondamentali della cultura e della mentalità di un paesino abruzzese.
Giulia –
Invoglia molto alla lettura.
Dalla sinossi, dallo stile che ho potuto scorgere dalla lettura di alcuni estratti è un testo che mi spinge ad acquistarlo. Mi colpisce in particolare, il modo in cui, attraverso una narrazione leggera l’autrice riesca a trarre un’immagine viva e verosimile di Arsita.
Annamaria –
Anni ’50. Ivana, una giovane donna del nord dal carattere forte, inizia una nuova vita in un piccolo paese abruzzese chiuso nelle sue radicate usanze e superstizioni. Cosa potrà andare storto? Due mentalità diverse che si incontrano in un suggestivo borgo alle pendici del Gran Sasso immune allo scorrere del tempo. Non vedo l’ora di leggerlo!
Sara Ferrari –
Visto e comprato subito, sono sicura che sarà una bella lettura.
raffaella –
“Gli raccontò di aver visto, quel pomeriggio, Felicetta e Lucietta sedute davanti al camino. Felicetta, riempita una ciotola d’acqua, si era versata su un dito una goccia d’olio, e con quel dito aveva tracciato un segno di croce sulla fronte della nuora sussurrando parole incomprensibili. Poi aveva preso un’altra goccia d’olio sul dito e l’aveva lasciata cadere nell’acqua, dopo di che entrambe avevano guardato attentamente dentro la ciotola. Infine avevano gettato l’acqua nel cortile e si erano dedicate ad altro.” Davvero una bella scoperta, non si direbbe che l’autrice sia alla prima pubblicazione, eppure… un libro molto bello che mi è entrato dentro. Punto di forza, a mio parere, la capacità di ridare vita e voce a persone, luoghi, costumi, tradizioni, superstizioni e modi di dire che sarebbero altrimenti persi. Le descrizioni sono sempre vivaci, a tratti pittoresche, qualità che apprezzo molto in un libro. Un altro pregio è il biculturalismo, espresso molto bene dall’autrice che a sua volta è cresciuta a metà tra la “cultura” abruzzese e quella modenese. Un vero gioiello.
Martino Prampolini –
l’ho da poco comprato e mi sta piacendo un sacco , non vedo l’ora di sapere come finisce! mi piace lo stile di scrittura dell’autrice e sicuramente leggero altri suoi lavori.
Maria –
Anni ’50: Ivana, una ragazza emiliana sposa un abruzzese e si trasferisce con lui ad Arsita. Qui dovrà fare i conti con una realtà e una mentalità ben diversa, ancorata alle tradizioni e alle superstizioni.
Cristina –
Nel romanzo ci viene raccontata la storia di Ivana, giovane emiliana, che dopo il matrimonio si trasferisce nel paese di Arsita in Abruzzo. Qui la giovane protagonista si scontra con una mentalità opposta alla sua, caratterizzata da credenze e superstizioni. La lettura si distingue per descrizioni originali e per le conversazioni vivaci, caratterizzate da espressioni dialettali e modi di dire.